Alluce valgo

L’alluce valgo è la patologia più frequente del piede dell’adulto e rappresenta la prima causa di consultazione presso l’ambulatorio del chirurgo del piede.

È una deviazione verso l’esterno del primo dito, e può essere classificato in due grosse sottocategorie: alluce valgo semplice e alluce valgo complesso.

Il primo dito del piede, l’alluce, e il primo metatarso devono sopportare la maggior parte del peso corporeo (durante le fasi di accelerazione e decelerazione si può raggiungere fino tre volte il peso corporeo di un individuo,  p. es. passando da un peso di 70 kg fino a un peso di 210 kg) e devono sostenere la funzione del passo.

La deviazione in valgo del primo dito porta a un’insufficienza dell’appoggio, e di conseguenza il peso viene trasferito sui metatarsi minori che non sono in grado di sopportare tutto il peso corporeo; conseguentemente, si avranno l’alluce valgo, il “cedimento metatarsale” e le dita a martello.

La deviazione in valgo, perciò, non è semplicemente un fatto estetico, ma un vero e proprio problema di biomeccanica.

I mille modi di operare
Probabilmente nella letteratura medica la correzione di questa patologia è uno degli argomenti più dibattuti. Sono stati proposti centinaia di interventi e di tecniche chirurgiche differenti fin dall’inizio della storia della chirurgia. Molti interventi di alluce valgo sono stati abbandonati, molti altri sono stati perfezionati e modificati. Ogni chirurgo adotta una sua tecnica personale per la correzione dell’alluce valgo a seconda della sua esperienza e dei suoi risultati. È importante però dire che la denominazione della tecnica chirurgica (Austin, Reverdin-Green, percutanea, Chevron, Viladot, Lelièvre, e così via) non determina la bontà del risultato, in quanto occorre in primo luogo e sempre che l’intervento di correzione dell’alluce valgo sia basato su un’indicazione corretta, e che sia appropriato per il grado e il tipo di alluce valgo dello specifico paziente.

Intervento con ripresa immediata della deambulazione: tecnica mininvasiva
La correzione evita, se fatta precocemente, una evoluzione da alluce valgo semplice ad alluce valgo complesso.

L’intervento di alluce valgo semplice viene eseguito in anestesia locoregionale con una semplice iniezione praticata dall’anestesista a livello del ginocchio e che addormenta tutta la gamba.

L’intervento da me praticato consta in una mini-incisione (circa 1.5 cm) dalla quale si esegue una osteotomia (incisione dell’osso) a livello della testa del primo metatarso, che riallinea il metatarso e il primo dito, in particolare la mia tecnica prevede l’utilizzo per la sintesi, cioè per la stabilizzazione dei due segmenti interrotti, di una vite riassorbibile.

Questa vite viene riassorbita dall’organismo in un periodo di alcuni mesi, variabile in funzione del soggetto.

L’utilizzo di questa vita rappresenta un vantaggio poiché la vite metallica altrimenti utilizzata potrebbe nel tempo dare intolleranza o sporgere dorsalmente provocando fastidio.

La deambulazione precoce senza stampelle con una normale ripresa della vita di relazione favorisce la guarigione e una più rapida ripresa funzionale del piede, al contrario dell’immobilizzazione prolungata.

La correzione senza incisioni
In alcuni casi selezionati con deviazione non grave, è possibile intervenire senza incisioni cutanee, ma attraverso la pelle con una  nuova metodica mininvasiva detta appunto “percutanea”.

L’intervento e’ molto rapido e permette una precoce ripresa della deambulazione.

Con uno strumentario dedicato con tre forellini si eseguono delle incisioni nell’osso atte a ridurre il valgismo dell’alluce.

Si interviene sia sulla falange che sul primo metatarso, per finire con una sezione del tendine adduttore del primo dito.

L’anestesia è locoregionale. Dopo l’intervento si applica un bendaggio contenitivo per mantenere il primo dito in posizione corretta.

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