


Negli esiti di malattie neurologiche (ictus) sono possibili interventi chirurgici di trasposizione tendinea e osteotomia, atte a ripristinare il più possibile la funzionalità dell'arto inferiore, del piede e a prevenire ulteriori gravi deformità.
Le tecniche chirurgiche consistono in interventi su tessuti molli: trasposizioni tendinee, tenotomia, allungamenti tendinei; e sull'osso e le articolazioni. Data la complessità dell'argomento è indispensabile valutare ogni singolo caso in funzione delle esigenze del paziente e del grado di coinvolgimento neurologico.
Il materiale riassorbibile nella chirurgia del piede
Essendo il piede un organo di movimento, la mia attitudine è limitare il più
possibile l'uso per la chirurgia di materiale metallico che porta a una
rigidità e a volte a un'intolleranza. Negli ultimi anni il materiale
metallico usato in precedenza è stato via via sostituito da materiale
riassorbibile in polilattato (viti, cambre, pin) che è da preferire quando
possibile all'uso di materiale metallico, essendo il polilattato riassorbito
dall'organismo nel giro di 6-8 mesi e non dovendo essere rimosso.
Negli esiti di malattie neurologiche (ictus) sono possibili interventi chirurgici di trasposizione tendinea e osteotomia, atte a ripristinare il più possibile la funzionalità dell'arto inferiore, del piede e a prevenire ulteriori gravi deformità.
Le tecniche chirurgiche consistono in interventi su tessuti molli: trasposizioni tendinee, tenotomia, allungamenti tendinei; e sull'osso e le articolazioni. Data la complessità dell'argomento è indispensabile valutare ogni singolo caso in funzione delle esigenze del paziente e del grado di coinvolgimento neurologico.
Il materiale riassorbibile nella chirurgia del piede
Essendo il piede un organo di movimento, la mia attitudine è limitare il più
possibile l'uso per la chirurgia di materiale metallico che porta a una
rigidità e a volte a un'intolleranza. Negli ultimi anni il materiale
metallico usato in precedenza è stato via via sostituito da materiale
riassorbibile in polilattato (viti, cambre, pin) che è da preferire quando
possibile all'uso di materiale metallico, essendo il polilattato riassorbito
dall'organismo nel giro di 6-8 mesi e non dovendo essere rimosso.