


Da oggi è possibile curare le tendiniti croniche, le degenerazioni tendinee e muscolari e i ritardi di guarigione delle ferite con perdita di sostanza mediante infiltrazioni di fattori di crescita:
Che cos'è la "tendinopatia"? La causa è probabilmente una combinazione tra uso intensivo (i
cosiddetti microtraumi ripetuti) e un'anomala risposta microvascolare con
conseguente ridotto flusso di sangue al tendine; la ridotta vascolarizzazione
riduce l'apporto di ossigeno e nutrienti, rallentando i processi riparativi e
favorendo quelli degenerativi. In questi casi non si verifica un'adeguata
risposte infiammatoria e la malattia tende a cronicizzare.
Talvolta le tendinopatie sono causate da patologie sistemiche
(artrite reumatoide, insufficienza renale, gotta, ipercolesterolemia) e possono
essere favorite da fattori costituzionali (dismetrie degli arti, anomalie delle
curve del rachide, varismo/valgismo articolare, conflitti articolari).
Il sintomo principale delle tendinopatie è il dolore nella zona
del tendine leso; tale dolore si accentua o compare durante la palpazione
dell'area interessata o durante i movimenti attivi e passivi che coinvolgono
il tendine. Al dolore si associa una riduzione della forza dei muscoli collegati
ai tendini coinvolti dal processo patologico.
Il tendine degenerato ha una resistenza ridotta ed è più
suscettibile a rotture complete o parziali.
Che cosa sono i fattori di crescita piastrinici? Le piastrine sono frammenti cellulari anucleati
derivanti dai megacariociti, presenti nel sangue a valori di concentrazione
normali di 140-400.000 unità per µL. Quando attivate, le piastrine rilasciano
diversi fattori di crescita, che giocano un ruolo centrale nell'emostasi e
nella guarigione delle ferite, influenzando tutti gli aspetti del processo di
riparazione tissutale.
La scoperta dell'importanza dei fattori di crescita nel
processo di guarigione dei tessuti molli e duri ha giustificato l'utilizzo del
plasma ricco di piastrine (PRP) nel trattamento di una vasta gamma
di patologie la cui guarigione presuppone l'attivazione di un processo di
riparazione tissutale.
Le piastrine contengono diversi fattori di crescita, ma i più
importanti sono:
PDGF (Fattore di Crescita Derivante dalle Piastrine):
stimola la replicazione cellulare di cellule staminali, fibroblasti e
osteoblasti, la neoangiogenesi, l'epitelizzazione e la formazione del tessuto
di granulazione.
TGF (Fattore di Crescita Trasformante): promuove
la formazione della matrice extra-cellulare e regola il metabolismo delle
cellule ossee.
VEGF (Fattore di Crescita Endoteliale Vascolare):
è il principale regolatore della neoangiogenesi
EGF (Fattore di Crescita Epidermico): stimola la
differenziazione cellulare, la ri-epitelizzazione, la neoangiogenesi e
l'attività delle collagenasi.
FGF (Fattore di crescita per i fibroblasti):
promuove la proliferazione delle cellule endoteliali e dei fibroblasti e la
neoangiogenesi.
Grazie a queste loro proprietà, i fattori di crescita
piastrinici possono essere utilizzati per innescare il processo riparativo e
dare il via alla guarigione tendinea.
In che cosa consiste il trattamento con fattori piastrinici? Il processo di centrifugazione permette di separare le diverse
componenti del sangue sfruttando il loro diverso peso specifico in:
Il plasma ricco di piastrine contiene una concentrazione di
piastrine 9 volte superiore alla conta basale e di globuli bianchi di 5 volte
superiore alla concentrazione nel sangue di partenza.
Quando le piastrine contenute nel PRP vengono iniettate,
subiscono un processo di attivazione direttamente a livello della lesione nel
corpo del paziente e rilasciano i fattori di crescita che vanno a stimolare il
normale processo di guarigione tendinea.
Quando va eseguito? Quanti trattamenti
occorrono? Quali sono le patologie tendinee che possono essere trattate?
Come avviene la procedura 1. Colloquio preliminare
2. Prelievo del sangue venoso 3. Centrifugazione
4. Estrazione del plasma ricco di piastrine
5. Disinfezione della cute
6. Anestesia locale 7. Iniezione del concentrato piastrinico 8. Medicazione Nei primi giorni successivi alla procedura il paziente dovrà
assumere farmaci analgesici (non anti-infiammatori) e posizionare ghiaccio ad
intervalli in caso di dolore.
L'astensione da attività fisiche vigorose o da attività sportive dovrà
essere rispettata per 4 settimane. Dopo 48 ore e per le prime 2 settimane devono
essere svolti esercizi di allungamento dell'unità muscolo-tendinea trattata e
dopo 2 settimane possono essere iniziati esercizi di potenziamento muscolare.
Verrà fissato un controllo clinico a 4-6 settimane dalla prima iniezione.
Altre applicazioni del
concentrato piastrinico In particolare, le indicazioni in campo
ortopedico sono:
alterazioni della guarigione ossea:
chirurgia del ginocchio:
ricostruzione legamento crociato anteriore;
chirurgia protesica ( effetto emostatico)
in caso di carenze ossee:
revisioni protesiche;
osteomieliti;
tendiniti croniche.
Perdita di sostanza cutanea in traumatologia
Ritardi di guarigione delle ferite(senza infezione)
Il materiale riassorbibile nella chirurgia del piede
La tendinopatia (o tendinite cronica o tendinosi) è una condizione
patologica dovuta al fallimento del normale meccanismo di guarigione tendinea, che
porta ad una degenerazione del tendine.
I fattori di crescita sono molecole presenti nel nostro
organismo, prodotte e liberate dalle piastrine, adibite alla crescita e alla
differenziazione cellulare in vari tessuti e organi.
Consiste nell'iniezione nel tendine patologico di un concentrato di
piastrine del paziente, ricavato per centrifugazione dal sangue prelevato dal
paziente stesso.
Dopo il fallimento dei normali trattamenti non invasivi, prima di ricorrere
al trattamento chirurgico.
Di norma è sufficiente una sola applicazione per ottenere significativi
benefici. Nel caso in cui a 4 settimane dal trattamento non si osservi un reale
miglioramento della tendinopatia o che il beneficio sia solo parziale,
è possibile ripetere il
trattamento. Solitamente la terapia non si prolunga oltre tre applicazioni.
Il trattamento si svolge in regime di day-hospital , ambulatoriamente o
presso una piccola sala operatoria, e si articola in diverse fasi.
il medico raccoglie le informazioni cliniche relative al paziente (anamnesi),
esegue l'esame clinico della zona affetta, spiega al paziente il trattamento a
cui sarà sottoposto e fa firmare il consenso informato alla procedura.
si tratta di un normale prelievo venoso di 30 ml o 60 ml a seconda
dell'estensione della zona da trattare.
il
sangue prelevato viene inserito nell'apposito tubo Recover™ (Biomet
Biologics) e sottoposto ad una centrifugazione alla velocità di 3.200 RPM per
15 minuti; al termine di questo processo si ottengono 3 strati: il plasma povero
di piastrine, il plasma ricco di piastrine e i globuli rossi.
dall'apposito
portale si estrae solo il plasma ricco di piastrine (3 ml o 6 ml) e si
aggiungono 0.05 ml di bicarbonato di sodio per ogni ml di concentrato
piastrinico per ridurre l'acidità e
la sensazione di bruciore prima dell'iniezione.
il paziente viene fatto sistemare in posizione supina e si procede alla
disinfezione della cute nel sito di iniezione.
si iniettano 2-3 ml di anestetico locale nella cute e nel tessuto sottocutaneo e
0,5 ml nel tendine.
dopo 2-3 minuti di attesa, il concentrato piastrinico viene iniettato
nell'area di maggior dolore; attraverso un unico tramite cutaneo si praticano
perforazioni multiple nel tendine.
al termine della procedura si applica una medicazione pronta e il paziente
rimane a riposo in posizione supina per 15 minuti
L'impiego dei fattori di crescita si è rapidamente esteso a diversi campi
della medicina: chirurgia ortopedica, chirurgia plastica, chirurgia
otorinolaringoiatra, chirurgia maxillo-facciale, implantologia, chirurgia
generale, neurochirurgia, urologia, chirurgia vascolare maggiore e
cardio-toracica, oftalmologia, guarigione delle ulcere cutanee.
chirurgia della spalla:
Essendo il piede un organo di movimento, la mia attitudine è limitare il più
possibile l'uso per la chirurgia di materiale metallico che porta a una
rigidità e a volte a un'intolleranza. Negli ultimi anni il materiale
metallico usato in precedenza è stato via via sostituito da materiale
riassorbibile in polilattato (viti, cambre, pin) che è da preferire quando
possibile all'uso di materiale metallico, essendo il polilattato riassorbito
dall'organismo nel giro di 6-8 mesi e non dovendo essere rimosso.
Da oggi è possibile curare le tendiniti croniche, le degenerazioni tendinee e muscolari e i ritardi di guarigione delle ferite con perdita di sostanza mediante infiltrazioni di fattori di crescita:
Che cos'è la "tendinopatia"? La causa è probabilmente una combinazione tra uso intensivo (i
cosiddetti microtraumi ripetuti) e un'anomala risposta microvascolare con
conseguente ridotto flusso di sangue al tendine; la ridotta vascolarizzazione
riduce l'apporto di ossigeno e nutrienti, rallentando i processi riparativi e
favorendo quelli degenerativi. In questi casi non si verifica un'adeguata
risposte infiammatoria e la malattia tende a cronicizzare.
Talvolta le tendinopatie sono causate da patologie sistemiche
(artrite reumatoide, insufficienza renale, gotta, ipercolesterolemia) e possono
essere favorite da fattori costituzionali (dismetrie degli arti, anomalie delle
curve del rachide, varismo/valgismo articolare, conflitti articolari).
Il sintomo principale delle tendinopatie è il dolore nella zona
del tendine leso; tale dolore si accentua o compare durante la palpazione
dell'area interessata o durante i movimenti attivi e passivi che coinvolgono
il tendine. Al dolore si associa una riduzione della forza dei muscoli collegati
ai tendini coinvolti dal processo patologico.
Il tendine degenerato ha una resistenza ridotta ed è più
suscettibile a rotture complete o parziali.
Che cosa sono i fattori di crescita piastrinici? Le piastrine sono frammenti cellulari anucleati
derivanti dai megacariociti, presenti nel sangue a valori di concentrazione
normali di 140-400.000 unità per µL. Quando attivate, le piastrine rilasciano
diversi fattori di crescita, che giocano un ruolo centrale nell'emostasi e
nella guarigione delle ferite, influenzando tutti gli aspetti del processo di
riparazione tissutale.
La scoperta dell'importanza dei fattori di crescita nel
processo di guarigione dei tessuti molli e duri ha giustificato l'utilizzo del
plasma ricco di piastrine (PRP) nel trattamento di una vasta gamma
di patologie la cui guarigione presuppone l'attivazione di un processo di
riparazione tissutale.
Le piastrine contengono diversi fattori di crescita, ma i più
importanti sono:
PDGF (Fattore di Crescita Derivante dalle Piastrine):
stimola la replicazione cellulare di cellule staminali, fibroblasti e
osteoblasti, la neoangiogenesi, l'epitelizzazione e la formazione del tessuto
di granulazione.
TGF (Fattore di Crescita Trasformante): promuove
la formazione della matrice extra-cellulare e regola il metabolismo delle
cellule ossee.
VEGF (Fattore di Crescita Endoteliale Vascolare):
è il principale regolatore della neoangiogenesi
EGF (Fattore di Crescita Epidermico): stimola la
differenziazione cellulare, la ri-epitelizzazione, la neoangiogenesi e
l'attività delle collagenasi.
FGF (Fattore di crescita per i fibroblasti):
promuove la proliferazione delle cellule endoteliali e dei fibroblasti e la
neoangiogenesi.
Grazie a queste loro proprietà, i fattori di crescita
piastrinici possono essere utilizzati per innescare il processo riparativo e
dare il via alla guarigione tendinea.
In che cosa consiste il trattamento con fattori piastrinici? Il processo di centrifugazione permette di separare le diverse
componenti del sangue sfruttando il loro diverso peso specifico in:
Il plasma ricco di piastrine contiene una concentrazione di
piastrine 9 volte superiore alla conta basale e di globuli bianchi di 5 volte
superiore alla concentrazione nel sangue di partenza.
Quando le piastrine contenute nel PRP vengono iniettate,
subiscono un processo di attivazione direttamente a livello della lesione nel
corpo del paziente e rilasciano i fattori di crescita che vanno a stimolare il
normale processo di guarigione tendinea.
Quando va eseguito? Quanti trattamenti
occorrono? Quali sono le patologie tendinee che possono essere trattate?
Come avviene la procedura 1. Colloquio preliminare
2. Prelievo del sangue venoso 3. Centrifugazione
4. Estrazione del plasma ricco di piastrine
5. Disinfezione della cute
6. Anestesia locale 7. Iniezione del concentrato piastrinico 8. Medicazione Nei primi giorni successivi alla procedura il paziente dovrà
assumere farmaci analgesici (non anti-infiammatori) e posizionare ghiaccio ad
intervalli in caso di dolore.
L'astensione da attività fisiche vigorose o da attività sportive dovrà
essere rispettata per 4 settimane. Dopo 48 ore e per le prime 2 settimane devono
essere svolti esercizi di allungamento dell'unità muscolo-tendinea trattata e
dopo 2 settimane possono essere iniziati esercizi di potenziamento muscolare.
Verrà fissato un controllo clinico a 4-6 settimane dalla prima iniezione.
Altre applicazioni del
concentrato piastrinico In particolare, le indicazioni in campo
ortopedico sono:
alterazioni della guarigione ossea:
chirurgia del ginocchio:
ricostruzione legamento crociato anteriore;
chirurgia protesica ( effetto emostatico)
in caso di carenze ossee:
revisioni protesiche;
osteomieliti;
tendiniti croniche.
Perdita di sostanza cutanea in traumatologia
Ritardi di guarigione delle ferite(senza infezione)
Il materiale riassorbibile nella chirurgia del piede
La tendinopatia (o tendinite cronica o tendinosi) è una condizione
patologica dovuta al fallimento del normale meccanismo di guarigione tendinea, che
porta ad una degenerazione del tendine.
I fattori di crescita sono molecole presenti nel nostro
organismo, prodotte e liberate dalle piastrine, adibite alla crescita e alla
differenziazione cellulare in vari tessuti e organi.
Consiste nell'iniezione nel tendine patologico di un concentrato di
piastrine del paziente, ricavato per centrifugazione dal sangue prelevato dal
paziente stesso.
Dopo il fallimento dei normali trattamenti non invasivi, prima di ricorrere
al trattamento chirurgico.
Di norma è sufficiente una sola applicazione per ottenere significativi
benefici. Nel caso in cui a 4 settimane dal trattamento non si osservi un reale
miglioramento della tendinopatia o che il beneficio sia solo parziale,
è possibile ripetere il
trattamento. Solitamente la terapia non si prolunga oltre tre applicazioni.
Il trattamento si svolge in regime di day-hospital , ambulatoriamente o
presso una piccola sala operatoria, e si articola in diverse fasi.
il medico raccoglie le informazioni cliniche relative al paziente (anamnesi),
esegue l'esame clinico della zona affetta, spiega al paziente il trattamento a
cui sarà sottoposto e fa firmare il consenso informato alla procedura.
si tratta di un normale prelievo venoso di 30 ml o 60 ml a seconda
dell'estensione della zona da trattare.
il
sangue prelevato viene inserito nell'apposito tubo Recover™ (Biomet
Biologics) e sottoposto ad una centrifugazione alla velocità di 3.200 RPM per
15 minuti; al termine di questo processo si ottengono 3 strati: il plasma povero
di piastrine, il plasma ricco di piastrine e i globuli rossi.
dall'apposito
portale si estrae solo il plasma ricco di piastrine (3 ml o 6 ml) e si
aggiungono 0.05 ml di bicarbonato di sodio per ogni ml di concentrato
piastrinico per ridurre l'acidità e
la sensazione di bruciore prima dell'iniezione.
il paziente viene fatto sistemare in posizione supina e si procede alla
disinfezione della cute nel sito di iniezione.
si iniettano 2-3 ml di anestetico locale nella cute e nel tessuto sottocutaneo e
0,5 ml nel tendine.
dopo 2-3 minuti di attesa, il concentrato piastrinico viene iniettato
nell'area di maggior dolore; attraverso un unico tramite cutaneo si praticano
perforazioni multiple nel tendine.
al termine della procedura si applica una medicazione pronta e il paziente
rimane a riposo in posizione supina per 15 minuti
L'impiego dei fattori di crescita si è rapidamente esteso a diversi campi
della medicina: chirurgia ortopedica, chirurgia plastica, chirurgia
otorinolaringoiatra, chirurgia maxillo-facciale, implantologia, chirurgia
generale, neurochirurgia, urologia, chirurgia vascolare maggiore e
cardio-toracica, oftalmologia, guarigione delle ulcere cutanee.
chirurgia della spalla:
Essendo il piede un organo di movimento, la mia attitudine è limitare il più
possibile l'uso per la chirurgia di materiale metallico che porta a una
rigidità e a volte a un'intolleranza. Negli ultimi anni il materiale
metallico usato in precedenza è stato via via sostituito da materiale
riassorbibile in polilattato (viti, cambre, pin) che è da preferire quando
possibile all'uso di materiale metallico, essendo il polilattato riassorbito
dall'organismo nel giro di 6-8 mesi e non dovendo essere rimosso.